Road to nordkapp

Voglio andare a Capo Nord

INIZIANO I PREPARATIVI

Era una fredda mattinata di gennaio quando finalmente decisi che viaggio avrei affrontato durante le prossime ferie estive. Erano mesi che pensavo ad una meta, l’anno prima ero andato a Lisbona percorrendo 6338 km in solitariaattraversando i deserti spagnoli e la cosa mi piacque a tal punto da decidere di farlo ancora, ma con un obiettivo diverso: Capo Nord, io e la mia moto.  Il mio mezzo, una BMW F800GS soprannominata amorevolmente “Lurida 2”, è il mio unico compagno di viaggio.

Comincio a studiare il possibile percorso, le città e le mete più interessanti e finalmente, dopo quasi due mesi butto giù il tragitto che, più o meno, percorrerò. Perché più o meno? Perché il mio senso dell’orientamento è pari a quello di un pesce rosso nel bel mezzo del Sahara: non c’è navigatore che tenga, sono un distratto cronico e mi perdo ovunque. Inoltre in un viaggio pianifico soltanto il possibile tragitto, nient’altro. Sono convinto che non c’è libertà se si decide tutto prima, il bello dell’avventura e prendere di petto tutti i pugni che il caso ha da offrire. Questo significa che decido il giorno stesso dove fermarmi, come dormire (in tenda il più delle volte), dove e cosa mangiare. La vita è una, perché sprecarla pensando troppo?

SCELTE "STRANE"

Ah dimenticavo, prima di partire mi farò biondo, giusto per mimetizzarmi tra la popolazione scandinava. Sì esatto, biondo. Tanto, dato che di sicuro farò cagare al cazzo, non mi vedrà nessuno per un bel po’…

Dopo mesi di preparazione finalmente ci sono quasi: la moto è quasi pronta e io sono sempre più carico all’idea di ciò che mi aspetta. Nel frattempo sono l’unico idiota che nel bel mezzo dei preparativi per un viaggio decide di fare un trasloco. Sì perché ho deciso di cambiare casa e dal momento della partenza sarò a tutti gli effetti una persona senza fissa dimora, anzi, la mia casa sarà una tenda e la cucina un fornello da campeggio in mezzo ai boschi scandinavi. Appena torno dai 10’000 e passa km dovrò rifare un altro trasloco per entrare nella nuova casa.

Alla Lurida 2 manca solo il cambio gomme, quindi decido di montare delle gomme stradali (Metzeler Tourance Next), dato che la gran parte dei chilometri che percorrerò saranno su asfalto. Riesco così a trovare finalmente un’utilità al povero sacco da boxe che ho in casa, fermo a prendere la polvere da anni e a ricordarmi la mia scarsa voglia di fare attività fisica…

A poche ore dalla partenza la mia vita è un caos. Tra trasloco e scarsa organizzazione mi ritrovo a fare le cose più importanti all’ultimo, come decidere che tenda portare o di acquistare il porta navigatore per la moto (cosa che ovviamente non riesco a fare e opto per una soluzione fai da te). La camera da letto rispecchia esattamente la situazione attuale, un’infinita ripetizione della solita domanda: porto o non porto? 

Un punto importante è come affronterò il viaggio. Per risparmiare mi farò da mangiare con un fornello da campo e dormirò in tenda il più spesso possibile, optando per gli ostelli nel caso in cui piova, evitando così di dover montare la tenda sotto la pioggia. Per quanto riguarda il cibo ho scelto arrangiarmi con quello che trovo per pranzo (supermercati, bar, aree di servizio) e di cucinare risotti e minestroni liofilizzati alla sera, in modo da risparmiare molto spazio nei bagagli.

Finalmente nel pomeriggio del 1 agosto riesco a sistemare tutte le valige della moto, il giorno dopo si parte!

Durante la prima tappa sarò accompagnato da altre tre persone: mio fratello Andrea, Mauro e Cox, tutti motociclisti da molto prima di me. Hanno deciso di farmi da “scorta” per il primo giorno del lungo viaggio verso Nord.

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